Devo tutto a mio padre Massimo e mia madre Alba, che mi hanno insegnato l’umiltà e, soprattutto, mi hanno dato quell’infinita forza di volontà per superare gli ostacoli della vita e per rialzarmi dopo ogni caduta. Un grazie speciale ai miei nonni, Giulio e Ida, Fili e Ardelia, nonché alla zia Emilia: dalla loro saggezza ne ho ricavato preziosi ed impagabili insegnamenti. Grazie ai loro racconti della vita del 900, della grande guerra e all’esempio delle loro storie vissute, mi è stata donata la conoscenza del “valore del sacrificio” nel lavoro e negli ideali della società.